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Ballate e sorridete!

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Buongiorno a tutti! Dopo aver parlato di musica come non si può parlare di ballo? Io adoro ballare: ho iniziato da piccolissima con mio papà alle sagre a ballare liscio, balli di gruppo con la nonna e latino con la mamma, poi alle medie ho fatto un mini corso di latino americano nella scuola in cui si allenava mio cugino, che oggi è un insegnante di latino americano oltre che il vicecampione regionale in questo ambito, ma non trovando un ballerino per fare coppia mi sono data all'hip hop, ballo che amo tutt'ora ma che purtroppo ho dovuto abbandonare 4 anni fa perchè è stato chiuso il corso. In casa mia il ballo è stato generatore dall'inizio: i miei genitori si sono conosciuti ballando latino americano e liscio in discoteca! A casa nostra non è mai mancata la voglia di ballare, anche senza musica e senza coreografia, e non solo. Quando non c'era la voglia o la possibilità di ballare lo guardavamo in tv il sabato sera nel programma Ballando con le Stelle! In questo

Civiltà dell'inutilità

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Ciao a tutti!!😊 come state?  Io sto facendo moolti esami e uno mi ha portato a conoscere l'argomento di cui vorrei parlari oggi: la civiltà dell'inutilità! Se vi dicessi che esiste una popolazione che ha creato oggetti e li ha sviluppati o sempre più solo per il gusto di superare gli altri concorrenti a chi pensereste? Di certo non alla popolazione dell'Isola di Pasqua. Beh ora vi racconto un po' la loro storia che ho scoperto bazzicando per la rete. L'isola di Pasqua in realtà era chiamata Rapa Nui e doveva il suo nome alla scoperta, il giorno di Pasqua (da qui il nome datole dagli europei), del l’esploratore norvegese Jakob Roggeveen n el 1722. Egli fu il primo europeo a mettere piede su questa piccola isola posta a più di 3.000 km di distanza dalle coste cilene, di cui tutt'oggi è possedimento, ma non fu il primo essere umano in assoluto. I polinesiani l’avevano preceduto di più di mille anni ed in un secolo arrivarono a contare 15.000 abit

Rapporto genitori-insegnanti: il nuovo pericolo delle vendette dei genitori

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Buongiorno ☀️ Oggi vorrei parlare del contrasto tra insegnanti e genitori. Io ne ho fatto più esperienze e una che ricordo è stata una maestra delle elementari di italiano che mi ha fatto odiare la scuola. Il lunedì il pensiero di andare a scuola mi faceva venire il mal di pancia per davvero e la cosa non cambiò negli altri anni delle elementari. Lei adorava e ascoltava solo chi le piaceva e i bambini i quali genitori erano suoi amici o cercavano di esserlo. Mia madre non è mai stata una "lecchina" e per questo fui penalizzata, ma sono contenta di ciò. Quando un genitore non accetta di "pagare un pizzo sociale" ad un insegnante per far prendere bei voti ai figli per me può solo ricevere un applauso e mi sento fiera di questo. Ma oltre a questa gerarchia della classe questa insegnante non aveva neppure la decenza di insegnare bene ai pochi prediletti, con lei non ho imparato nemmeno a fare un riassunto cosa che è successa nell'unico anno in cui fortunatamente

Freire... visionario invisibile

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Vi domanderete da dove ho tirato fuori questo titolo, beh oggi vorrei parlarvi di un pedagogista che in realtà non ha intrapreso questa carriera per scopi lavorativi e di denaro ma per amore e indignazione e questo penso possa bastare a renderlo riboluzionario. E invisibile? È presto detto, in Italia Io non ne avevo mai sentito parlare se non ora che studio per diventare educatrice, invece dovrebbe essere conosciuto da tutti perche le sue idee per quanto semplici sono molto forti e potrebbero migliorare in quattro e quattr'otto il mondo odierno. Quest'uomo era Paulo Freire , un brasiliano nato a Recife nel 1921 da padre spiritualista e madre cattolica praticante che gli insegnarono il dialogo ma che purtroppo non lo sottrarrono alla fame nella sua giovinezza anche a causa della morte prematura del padre e poi del fratello maggiore. Una vita dura che lo portò a volersi concentrare sugli "straccioni" che secondo lui dovevamo emergere e non rimanere più oppressi da

L'importanza del libro

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Ciao a tutti! Come state? Oggi volevo parlarvi fine una mia grande passione: la lettura! Leggo da quando avevo 7/8 anni libri di qualsiasi tipo mi ispiri, ma soprattutto fantasy, romanzi e biografie. Ho iniziato a leggere con i fumetti di Topolino e le W.I.T.C.H al mare d'estate e poi sono passata a Geronimo Stilton e a Harry potter, arrivando ai libri di Amici che mi hanno aperto il mondo dei romanzi. Di importanza fondamentale per me, è stato un progetto scolastico che ci era stato proposto dalle maestre alle elementari in collaborazione con la biblioteca e che consisteva nel portare qualche decina di libri per bambini a scuola e, in un'ora prestabilita, parli al centro della palestra sparsi a terra per poi al "via" lasciare che ognuno gareggiasse per prendere quello che più lo ispirava. Ho cominciato così ad aspettare con impazienza quelle ore e poi a farmi regalare dei libri a natale dai miei genitori. Un altro passaggio è stato Harry Potter,  lui mi

Un abile armaiolo: William, il principe del legno

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Buona sera! Si, lo so, vi state chiedendo perchè ho messo questa immagine in un blog sull'educazione, ma potreste già intuirlo pensando alle persone di cui ho parlato nei precedenti post. Oggi continuo a parlarvi di DonnaVera96 e inizio hiedendo umilmente perdono per non aver affrontato un argomento importantissimo nello scorso articolo su di lei: La Scelta! La scelta è il primo atto da compiere quando si è costretti a tuffarsi dentro l'acquario e non ci si può sottrarre. E' come una specie di iniziazione obbligatoria (tipo la Cerimonia della scelta nella serie di Divergent) e le possibilità purtroppo sono solo due: diventare guerrieri e cercare le armi più adatte per combattere oppure lasciarsi trasportare dalla corrente. Lei, per nostra fortuna (soprattutto mia), ha deciso di cambattere e, dopo qualche scossone iniziale è riuscita a far navigare la nave, di cui parlavo nello scorso articolo su di lei, in acque più tranquille avendo così il tempo di studiare questo b

"Tutti sono disabili" cit. Davide il mago delle frittelle alle mele

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Giovanni apprezzerebbe moltissimo questa foto come introduzione ad un articolo che parla di lui, o almeno spero! Giovanni, un amante dei dinosauri di 15 anni, l'ho conosciuto qualche mese fa attraverso le parole di suo fratello maggiore, Giacomo, che ha scritto un libro sulla loro storia. La storia di un rapporto tra fratelli che negli anni ha avuto varie fasi, dall'amore alla noncuranza, ma che ora è culminato in un'ammirazione immensa da parte di Giacomo verso il suo supereroe: Giovanni, il suo fratellino con un cromosoma in più! Giacomo era un bambino quando nacque Giovanni perciò non capì subito perché il papà comprò un camion di pannolini o perché gli occhi del fratellino fossero a mandorla ma non se ne curava inizialmente. I problemi con l'esistenza di Gio iniziarono con l'adolescenza e la paura che qualcuno lo prendesse in giro per colpa del fratello arrivando a non difenderlo da alcuni bulletti e nasconderlo agli amici che invitava a casa. Gli ci volle